Sicuramente influenzato dai maestri Leonardo Da Vinci e Botticelli, Raffaello era un grande seguace delle immagini con belle donne, giovani volti, e le ragazze vergini puri. Non vi è alcun male nei loro volti, né sproporzionate flirt o un pizzico di dolore o di vecchiaia. Così sono eterni, e saggio come stava, penetra nelle nostre menti come un sogno che noi tutti amiamo.
Raffaello nacque a Urbino «l'anno 1483, in venerdì santo, alle tre di notte, d'un Giovanni de' Santi, pittore non meno eccellente, ma sì bene uomo di buono ingegno, e atto a indirizzare i figli per quella buona via, che a lui, per mala fortuna sua, non era stata mostra nella sua bellissima gioventù». La notizia del Vasari comporta che Raffaello sia nato il 28 marzo (venerdì santo). Tuttavia esiste un'altra versione secondo la quale il giorno di nascita del maestro urbinate dovrebbe essere il 6 aprile, e ciò sulla base della lettera di Marcantonio Michiel ad Antonio Marsilio (confermata dal noto epitaffio, un tempo ritenuto opera di Pietro Bembo ed oggi invece attribuito al poeta Antonio Tebaldeo) che sottolinea come la data del giorno e dell'ora di morte di Raffaello, apparentemente coincidente con quella di Cristo - ore 3 del 6 aprile, venerdì prima di Pasqua - corrispondano esattamente con la data della sua nascita. Naturalmente, tutto questo ha il sapore della leggenda e se si può ritenere sufficientemente certo il giorno della sua morte, non può essere così per quello della sua nascita.