I primi esempi di questa tecnica si possono far risalire agli Egiziani come è stato riscontrato in un pilastro risalente al 1300 a.C.
Per quanto riguarda le decorazioni murali Pompeiane o di Ercolano, gli studiosi sono in disaccordo per le metodologie di esecuzione, con molta probabilità venivano eseguite utilizzando tecniche miste. La letteratura sull'encausto nell'antichità è altrettanto copiosa quanto discorde, riconoscendo e negando volta a volta la tecnica ad e. nella sua generalità di determinati ambienti per lo più geograficamente o topograficamente delimitati, come ad esempio Pompei o il Fayyum. La tecnica dell'e. è descritta da Plinio nel libro " Natural Historia " : ...Si sa che nell'antichità vi furono due maniere di dipingere ad e.,con cera e con spatola su avorio. Le due tecniche durarono sole, finchè si cominciarono a dipingere le navi da guerra. Questo fu il terzo sistema, per cui si discioglie la cera al fuoco e si sparge col pennello; pittura che nelle navi resiste al sole, alla salsedine e ai venti."
I pigmenti venivano mescolati con colla di bue, cera punica (ovvero cera vergine fatta bollire in acqua di mare) e calce spenta, per sgrassare la colla: si ottiene una tempera densa, da diluire eventualmente con acqua. Una volta asciutta la tempera, la si spalmava con cera punica sciolta con un po' d'olio. Si scaldava quindi il supporto o con un braciere o con il cauterio, per far penetrare la cera fino al supporto. Infine, si passava alla lucidatura con un panno tiepido.
Non sappiamo chi per primo abbia ideato 1'encausto, dipingere cioè a cera passandovi sopra il fuoco.
Taluni credono sia un'invenzione di Aristeides poi perfezionata da Praxiteles, ma ci furono encausti più antichi... Pamphilos maestro di Apelles e detto non solo per aver dipinto encausti ma anche aver insegnato questa tecnica...".
Cosi Plinio il Vecchio nella sua Naturalis Historia ricorda Prassitele, Apelle e altri grandi greci dell’IV secolo a.C. ma ignora che 1'encausto non e nato in Grecia bensì mille anni prima nell'Egitto dei Faraoni.
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