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05 maggio 2014

Pittura a tempera

La pittura a tempera è una delle tecniche più antiche usate dall'uomo e ancora oggi ci sono popolazioni che per dipingere usano esclusivamente questa tecnica. Per tempera si intende quella tecnica che usa pigmenti in polvere mescolati ad un legante con acqua e collante (amido, cellulosa, uova, latte, Vinavil, colla di pesce ecc..).
Oltre ad essere economica ed immediata, la pittura a tempera è opaca, coprente, facile da correggere con delle semplici sovrapposizioni di colore. Attualmente i colori a tempera sono venduti in tubetti o in vasetti già pronti per l'uso. Gli amanti della tradizione possono acquistare i pigmenti in polvere e impastarli con collanti adatti. Questa guida vi illustrerà sinteticamente strumenti e tecniche della pittura a tempera.

La tempera è stata fino al XV secolo l'unica forma di pittura esistente. In seguito venne sostituita gradualmente dalla pittura a olio; tuttavia resta l’approccio principe per chi si avvicina alla pittura, essendo il miglior mezzo propedeutico ad altre tecniche pittoriche. I colori a tempera sono particolarmente apprezzati da disegnatori e illustratori perché offrono superfici ricoperte in modo lucido e uniforme come gli acquerelli, ma coprenti come la pittura a olio. Formati da pigmenti mescolati con agglutinanti diversi, come la chiara d'uovo, il latte, la cera, la colla, che li rendono stemperabili in acqua e quindi di uso molto facile, sono sempre diluibili, anche se il pigmento è completamente essiccato. Sono disponibili in tubetti di varie dimensioni e sono facilmente amalgamabili. In commercio si trovano colori a tempera agglutinati con colle varie, chiamati anche gouaches, usati per rendere in modo uniforme ampie campiture cromatiche. Caratteristica di questo materiale è la sua opacità, che però permette di sovrapporre pennellate di colore dalle tonalità diverse, senza perdere l'effetto delle sfumature.



A seconda delle sostanze utilizzate si parla di tempera all’uovo, alla caseina, alla gomma ecc. Tutte queste possono essere macinate come tempere “magre” o “grasse”. Il diluente utilizzato per la “tempera magra” è sempre e solo l’acqua mentre per la “tempera grassa” nella quale prevalgono le parti oleo-resinose, può essere lo spirito di trementina.


Rispetto ai colori ad olio le tempere presentano il vantaggio di asciugare rapidamente, rimanendo in alcuni casi insolubili all’acqua e di avere tinte più stabili nel tempo. Uno svantaggio è rappresentato dalla variazione di tono che subentra tra il momento della stesura e l'asciugatura. A prescindere dalla composizione del legante, si può distinguere in tempere verniciate – molto simili nel loro aspetto a pitture ad olio – e tempere non verniciate, dall’aspetto piatto e opaco


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